Diete rigide a tutti i costi, sport e movimento a perdifiato, e per chi ha coraggio e soldi, anche qualche visitina dal chirurgo estetico per dare un taglio qua e là e contrastare i segni inevitabili del tempo che si fermano sul nostro corpo. La guerra contro i segni degli anni è fatta di molte battaglie. Eppure in pochi pensano che oltre all'esteriorità, all'estetica si può sembrare vecchi anche nei comportamenti. E quindi esiste un altro metodo per sembrare giovani: imparare dai ragazzi a essere "contemporanei" senza pensarci su troppo.
Gisele Bundchen dice addio alle passerelle
Le famiglie italiane sono le più ospitali d'Europa
A New York il trancio di pizza batte l'hamburger
Non è solo una questione salutista e di una dieta più naturale. C'è lo zampino anche della crisi se a New York la pizza ha soppiantato l'hamburger nelle vendite. Nella Grande Mela, infatti, il trancio di pizza da 99 centesimi ruba lo scettro di cheap food più diffuso all'hamburger da un dollaro. Come riferito dal New York Times in questo periodo di bassi consumi, dove anche un piccolo risparmio fa la differenza, la pizza segue la strada tracciata già da diversi anni dalle principali catene di fast food, da McDonald a Burger King, passando per Wendy.
Gli italiani e gli armadi stracolmi
Ecco le dieci frasi da non dire al proprio capo
Scelti i venti volti delle campagne Benetton
Donne e uomini ridono in maniera diversa
Ridere è anche una questione di genere. Perché quando una risata scoppia sulle labbra, nel cervello si accende una luce. che brilla in maniera diversa nei circuiti neuronali a seconda se si è donne o uomini. E' quello che risulta dalla combinazione delle tecnologie di "brain imaging" con il racconto di barzellette, storielle, aneddoti o con la visione di film comici. Può essere la battuta di Totò, in genere preferita dagli uomini, opure il sense of humour humour newyorchese di Woody Allen prediletto dalle donne. Per la scienza ciò che conta sono le conseguenze delle risate.
Il successo? Questione di geni. Su tutti la dopamina
Non è solo la determinazione, il carattere, la forza di volontà o la fortuna che fa ottenere il successo. Perché riuscire nella vita è soprattutto una questione di geni. Quelli del Dna. O meglio in un neurotrasmettitore: la dopamina. Una ricerca della Columbia University dimostra, infatti, che le persone più motivate a ottenere potere in società sono anche quelle che possiedono una maggior quantità di recettori D2/D3 per la dopamina nel corpo striato, una regione del cervello coinvolta nella motivazione e nei comportamenti che puntano al conseguimento di una ricompensa.
La Regina Elisabetta vende la sua Jaguar Daimler V8
Gisele Bundchen dice addio alle passerelle
In pensione a trent'anni per dedicarsi a un altro mestiere. Gisele Bündchen si ritira e lascia per sempre le passerelle e a trent'anni preferisce dedicarsi solo a suo figlio. L'ultima regina delle top model, la brasiliana dal corpo pressocché perfetto e anche la più pagata, secondo Forbes, aveva abituato a vederla sfilare leggera e sensuale sulle pedane più prestigiose del mondo - non ultima quella piccante della lingerie Victoria's Secrets. La donna che è stata su settemila copertine del pianeta (solo Lady Diana ha fatto di più) esce di scena. "Per i defilé sono ormai in pensione", ha annunciato durante un evento pubblicitario a San Paolo dove era invitata in qualità di testimonial per una marca di prodotti per capelli.
Le famiglie italiane sono le più ospitali d'Europa
Degli Italiani si dicono tante cose. E non sempre sono positive, ma se c'è una cosa su cui non li batte nessuno è l'ospitalità. Più che in qualsiasi altro paese d'Europa, infatti, la famiglia italiana è tra le più aperte e disponibili nell'accogliere qualcuno. Un po' seguaci del motto "aggiungi un posto a tavola", sono tanti i nuclei familiari che ad esempio decidono di ospitare in casa propria per un intero anno studenti stranieri che si trovano nel nostro Paese.
A New York il trancio di pizza batte l'hamburger
Non è solo una questione salutista e di una dieta più naturale. C'è lo zampino anche della crisi se a New York la pizza ha soppiantato l'hamburger nelle vendite. Nella Grande Mela, infatti, il trancio di pizza da 99 centesimi ruba lo scettro di cheap food più diffuso all'hamburger da un dollaro. Come riferito dal New York Times in questo periodo di bassi consumi, dove anche un piccolo risparmio fa la differenza, la pizza segue la strada tracciata già da diversi anni dalle principali catene di fast food, da McDonald a Burger King, passando per Wendy.
Gli italiani e gli armadi stracolmi
Con l'inzio della primavera arriva anche il momento di fare il cambio di stagione negli armadi. Operazione sempre abbastanza odiata e difficile, specie per gli italiani che a quanto pare non si disfano di ciò che non usano più. Quando si tratta di fare spazio nel guardaroba la fatica sembra diventare doppia. A rivelarlo è un'indagine condotta da Added Value per eBay.it, primo sito di e commerce in Italia, secondo cui sono oltre 35 milioni gli italiani che non utilizzano più circa il 20 per cento del loro guardaroba. Inoltre, oltre l'80 per cento degli intervistati ha affermato che tra l'abbigliamento e gli accessori messi da parte si trovano addirittura capi nuovi o comunque ancora in ottime condizioni.
Ecco le dieci frasi da non dire al proprio capo
Il rapporto lavoratore-capo si sa non sono di certo i più facili da gestire. Forse ancor meno di quelli matrimoniali perché in ballo c'è qualcosa di più che i sentimenti, ma il proprio lavoro e la possibilità di vivere. E tra i tanti metodi da impostare in questa difficile e precaria relazione, in America sta prendendo piede un sistema manageriale che impone al dipendente regole tanto rigide da trasformare i lavoratori in tanti "ragionier Fantozzi". Non è un caso, quindi, che su siti internet e riviste che hanno a cuore il destino dei dipendenti, stiano spuntando regolamenti sulle cose da non dire per non urtare la sensibilità o mandare fuori dai gangheri i capi.
Scelti i venti volti delle campagne Benetton
Sono in venti, hanno nazionalità diverse e sono i nuovi volti delle prossie campagne pubblicitarie della Benetton. I "maginifici 20" sono stati selezionati attraverso "It's My Time", ovvero il primo casting mondiale online a cui hanno partecipato 65 mila giovani di età e Paesi diversi. Dopo una selezione in base al voto popolare i 100 finalisti sono passati al vaglio di una giuria interna che ha scelto i vincitori. I venti fortunati, che tra pochi giorni voleranno a New York dove saranno i protagonisti degli scatti del fotografo Josh Olins per la campagna autunno inverno 2010/2011, sono stati scelti da una giuria interna fra i cento finalisti espressi dal voto popolare della "comunità".
Donne e uomini ridono in maniera diversa
Ridere è anche una questione di genere. Perché quando una risata scoppia sulle labbra, nel cervello si accende una luce. che brilla in maniera diversa nei circuiti neuronali a seconda se si è donne o uomini. E' quello che risulta dalla combinazione delle tecnologie di "brain imaging" con il racconto di barzellette, storielle, aneddoti o con la visione di film comici. Può essere la battuta di Totò, in genere preferita dagli uomini, opure il sense of humour humour newyorchese di Woody Allen prediletto dalle donne. Per la scienza ciò che conta sono le conseguenze delle risate.
Il successo? Questione di geni. Su tutti la dopamina
Non è solo la determinazione, il carattere, la forza di volontà o la fortuna che fa ottenere il successo. Perché riuscire nella vita è soprattutto una questione di geni. Quelli del Dna. O meglio in un neurotrasmettitore: la dopamina. Una ricerca della Columbia University dimostra, infatti, che le persone più motivate a ottenere potere in società sono anche quelle che possiedono una maggior quantità di recettori D2/D3 per la dopamina nel corpo striato, una regione del cervello coinvolta nella motivazione e nei comportamenti che puntano al conseguimento di una ricompensa.
La Regina Elisabetta vende la sua Jaguar Daimler V8
Per chi ha la possibilità si tratta di un affare da non lasciarsi scappare. La regina Elisabetta d'Inghilterra ha messo in vendita la sua Jaguar Daimler Majestic V8. E come recita l'annuncio si tratta di una vettira praticamente nuova (22.500 chilometri accertati), unico proprietario, condizioni perfette (a parte qualche pelo di corgi sui tappetini posteriori), color verde patriottico e full optional (compreso bracciolo personalizzato per la borsetta, console speciale per il controllo dei fanali, luce di emergenza blu e linea telefonica diretta con Downing Street e ministero degli Interni, oggi non più funzionante). Il prezzo è ovvimanente da capogiro: quasi 73mila euro. Ma per un esemplare del genere, vistao per di più chi è l'unico proprietario delle queattro ruote in questione, non si tratta di una semplice berlina extralusso, ma l'auto privata della Regina Elisabetta, usata dalla sovrana fra il 2001 e il 2004 più che altro nei dintorni del castello di Windsor e per fare la spola con Buckingham Palace.
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